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Loci 101-200:


101. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


E sospirando intorno
Chiama la sua fedel.

Ella, che il sente appena,
Già vien di fronda in fronda,
E par che gli risponda:
Non piangere: son qui.

Che dolci affetti, o Irene,
Che gemiti son questi!
Ah! mai tu non sapesti


102. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Ella, che il sente appena,
Già vien di fronda in fronda,
E par che gli risponda:
Non piangere: son qui.

Che dolci affetti, o Irene,
Che gemiti son questi!
Ah! mai tu non sapesti
rispondermi così!


103. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Già vien di fronda in fronda,
E par che gli risponda:
Non piangere: son qui.

Che dolci affetti, o Irene,
Che gemiti son questi!
Ah! mai tu non sapesti
rispondermi così!


104. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

exarsit, ponere nescit amans.

La vidi (oh che portento!



105. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Zitto. Que' due labbrucci,
Che vagliono un tesoro,
Finissimo lavoro
De l’ Acidalia man,

Veggoli un tratto aprirsi
In armonia celeste.


106. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



I primi fior son questi
Del Maggio, che ritorna.
Prendili, e te ne adorna,
Ninfa gentile, il sen.

Io sempre a’ Dei del bosco
Gli offriva in Primavera,


107. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Io sempre a’ Dei del bosco
Gli offriva in Primavera,
Ma Irene allor non era
L’ idolo di Filen.

No, non temer che i Fauni,
Privi del dono usato,
Con brutto ceffo irato
Ti facciano terror.

Io so che il bosco è pieno
D’


108. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



No, non temer che i Fauni,
Privi del dono usato,
Con brutto ceffo irato
Ti facciano terror.

Io so che il bosco è pieno
D’ insidiosi Numi;
Ma So che ne' tuoi lumi
Abita un Dio maggior.


109. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

dono usato,
Con brutto ceffo irato
Ti facciano terror.

Io so che il bosco è pieno
D’ insidiosi Numi;
Ma So che ne' tuoi lumi
Abita un Dio maggior.
Hos flores majus primos mihi protulit; his


110. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Non t' accostare a l' Urna,
Che l' ossa mie rinserra,
Questa pietosa terra
E' sacra al mio dolor.

Odio gli affani tuoi:
Ricuso i tuoi giacinti.


111. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

l' ossa mie rinserra,
Questa pietosa terra
E' sacra al mio dolor.

Odio gli affani tuoi:
Ricuso i tuoi giacinti.
Che giovano a gli estinti
Due lagrime, o due fior?

Empia! Dovevi allora
Porger mi un fil d’ aita
Quando traea la vita


112. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Empia! Dovevi allora
Porger mi un fil d’ aita
Quando traea la vita
In braccio de i sospir.

A che d’ inutil pianto
assordi la foresta?
Rispetta un’ Ombra mesta
E lasciala dormir.


113. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


A Dori, che prende le acque di Recoaro. Canzonetta.

Or che le medich' acque



114. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

A Dori, che prende le acque di Recoaro. Canzonetta.

Or che le medich' acque



115. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


A Dori, che prendendo le acque andò al passeggio, e fu sorpresa dal vento. Canzonetta.

Dunque Costei non bada



116. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

Essendo eletto canonico arciprete di Bassano il signor Abate Golini, il quale da Gesuita educò l' Autore in Brescia.
Questa, che l' aure molce, e per cui sono
Tra cantori Febei cantor non vile;
Questa, che a me risponde in vario stile
Aurea cetra, o Golin, questa è tuo dono.
Tu m' insegnasti a ricercarne il


117. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

Essendo eletto canonico arciprete di Bassano il signor Abate Golini, il quale da Gesuita educò l' Autore in Brescia.
Questa, che l' aure molce, e per cui sono
Tra cantori Febei cantor non vile;
Questa, che a me risponde in vario stile
Aurea cetra, o Golin, questa è tuo dono.
Tu m' insegnasti a ricercarne il suono
De gli anni miei sul giovinetto aprile,
Ed or che a te si affida il


118. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Questa, che a me risponde in vario stile
Aurea cetra, o Golin, questa è tuo dono.
Tu m' insegnasti a ricercarne il suono
De gli anni miei sul giovinetto aprile,
Ed or che a te si affida il patrio ovile,
Di festosi amaranti io la incorono.
Oh me beato, se quest' alma impetra,
Tolto ogni neo, che il suo candore appanna,
Di seguir i tuoi passi infino a l'


119. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


De gli anni miei sul giovinetto aprile,
Ed or che a te si affida il patrio ovile,
Di festosi amaranti io la incorono.
Oh me beato, se quest' alma impetra,
Tolto ogni neo, che il suo candore appanna,
Di seguir i tuoi passi infino a l' etra!
Ore, gustando teco ambrosia, e manna,
Tu darai nuove corde a la mia cetra,
E la mia cetra a Dio novelli Osanna.


120. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Caelicolum Regi porriget illa novos. L' Autore a Bassano sua Patria
Che fiume è questo di bei colli adorno,
E di gran ponte, che raffrena l' onde,
Su le cui vaghe ed onorate sponde
Jacopo nacque, e Ferracino un giorno?
Che gente è questa, a cui più


121. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

L' Autore a Bassano sua Patria
Che fiume è questo di bei colli adorno,
E di gran ponte, che raffrena l' onde,
Su le cui vaghe ed onorate sponde
Jacopo nacque, e Ferracino un giorno?
Che gente è questa, a cui più liete intorno
Ridono le campagne, e più feconde;


122. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Che fiume è questo di bei colli adorno,
E di gran ponte, che raffrena l' onde,
Su le cui vaghe ed onorate sponde
Jacopo nacque, e Ferracino un giorno?
Che gente è questa, a cui più liete intorno
Ridono le campagne, e più feconde;
Ove il commercio animator diffonde
L' operoso suo genio, e vuota il corno?
Che cielo è questo, in cui


123. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Che gente è questa, a cui più liete intorno
Ridono le campagne, e più feconde;
Ove il commercio animator diffonde
L' operoso suo genio, e vuota il corno?
Che cielo è questo, in cui vapor non sale
Tetro, maligno; e in cui su lievi piume
Trascorre dolcemente aura vitale?
Quante grazie ti rendo, amico nume,
Che pietoso segnasti al mio


124. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Che cielo è questo, in cui vapor non sale
Tetro, maligno; e in cui su lievi piume
Trascorre dolcemente aura vitale?
Quante grazie ti rendo, amico nume,
Che pietoso segnasti al mio natale
Questo ciel, questa gente, e questo fiume.
O Flumen pulchris ornatum collibus, arcu


125. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Quae mihi, quae Patriae Di tribuere meae! (21) All' applauditissimo Sign. Ab. Parise, che andava a predicare in Roma.
Vedrai, Parise, i lidi Tiberini
Di sculte logge, e di gran tempi onusti,
Albergo già de' fortunati Augusti,
E de' guerrieri cavalier Latini.


126. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Vox tua dum superest, temporis haud periit. Sonetto Pastorale.
Ora che teco in su l' erboso letto
Di questo ameno e rustico pendio
Sediamo, o pastorella, Alcone ed io,
Mentre pascola il gregge entro al boschetto;
Tu, che inesperta non conosci


127. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Ora che teco in su l' erboso letto
Di questo ameno e rustico pendio
Sediamo, o pastorella, Alcone ed io,
Mentre pascola il gregge entro al boschetto;
Tu, che inesperta non conosci affetto,
Odi, tenera Nice, il parlar mio.
Due pastori or contempli, e un sol desio
Pensi che l' uno e l' altro accolga in petto.
Io miro il tuo bel labbro, e le


128. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Mentre pascola il gregge entro al boschetto;
Tu, che inesperta non conosci affetto,
Odi, tenera Nice, il parlar mio.
Due pastori or contempli, e un sol desio
Pensi che l' uno e l' altro accolga in petto.
Io miro il tuo bel labbro, e le tue chiome,
Nè cangio volto, nè mi batte il core;
E questa, o Nice, indifferenza ha nome.
Or volgiti ad Alcon.


129. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Io miro il tuo bel labbro, e le tue chiome,
Nè cangio volto, nè mi batte il core;
E questa, o Nice, indifferenza ha nome.
Or volgiti ad Alcon. Guarda il rossore,
Che tutto lo invermiglia. Osserva come
Palpita nel mirarti: e quello è amore.
In colle herboso tecum consedimus Alcon,


130. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo scelto a Protettore Degli argonauti di Ferrara il Cardinale Marcello Crescenzi.
Pianta che presso le tessalic' onde
Spiegasti in prima le ramose braccia,
E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde


131. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Pianta che presso le tessalic' onde
Spiegasti in prima le ramose braccia,
E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano


132. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.


133. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.


134. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Sullo stesso argomento avendo già ricevuto l' Autore dallo stesso Cardinale la Tonsura e gli Ordini.
La sacra man, che mi recise il crine,
E trastullo dell' aure il crin divenne,
Quella, che poi sulle mie tempie inchine
Con gran mistero aperta s' intertenne;
Dessa pur è, che la mia cetra alfine


135. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Sullo stesso argomento avendo già ricevuto l' Autore dallo stesso Cardinale la Tonsura e gli Ordini.
La sacra man, che mi recise il crine,
E trastullo dell' aure il crin divenne,
Quella, che poi sulle mie tempie inchine
Con gran mistero aperta s' intertenne;
Dessa pur è, che la mia cetra alfine
Arma di corde, e 'l dosso mio di penne
Use a posarsi o sulle vette


136. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


La sacra man, che mi recise il crine,
E trastullo dell' aure il crin divenne,
Quella, che poi sulle mie tempie inchine
Con gran mistero aperta s' intertenne;
Dessa pur è, che la mia cetra alfine
Arma di corde, e 'l dosso mio di penne
Use a posarsi o sulle vette alpine,
O sulla punta dell' eccelse antenne.
Or dove sei tu, che riprendi il suono,


137. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Dessa pur è, che la mia cetra alfine
Arma di corde, e 'l dosso mio di penne
Use a posarsi o sulle vette alpine,
O sulla punta dell' eccelse antenne.
Or dove sei tu, che riprendi il suono,
Che dolce io traggo dalle fila aurate,
Ed al franco mio vol neghi perdono?
Deh! cessa ormai dalle rampogne usate,
E riconosci infin, come non sono


138. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

alfine
Arma di corde, e 'l dosso mio di penne
Use a posarsi o sulle vette alpine,
O sulla punta dell' eccelse antenne.
Or dove sei tu, che riprendi il suono,
Che dolce io traggo dalle fila aurate,
Ed al franco mio vol neghi perdono?
Deh! cessa ormai dalle rampogne usate,
E riconosci infin, come non sono
Contrari nomi Sacerdote e Vate.


139. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo scelto a Protettore Degli argonauti di Ferrara il Cardinale Marcello Crescenzi.
Pianta che presso le tessalic' onde
Spiegasti in prima le ramose braccia,
E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde


140. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Pianta che presso le tessalic' onde
Spiegasti in prima le ramose braccia,
E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano


141. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.


142. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.


143. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo scelto a Prottetore de' Fluttuanti d' Argenta il Cardinale Corsini si allude all' Insegna e alle vicende dell' Accademia.
Nave, che fra l' orror di lampi e tuoni
Finor dolente e sconosciuta andasti,
Se pur non ti conobbero i Tritoni,
Che spesso mezzo naufraga invocasti,
Orsù restaura gli albori e i timoni,


144. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Corsini si allude all' Insegna e alle vicende dell' Accademia.
Nave, che fra l' orror di lampi e tuoni
Finor dolente e sconosciuta andasti,
Se pur non ti conobbero i Tritoni,
Che spesso mezzo naufraga invocasti,
Orsù restaura gli albori e i timoni,
Che teco porti inonorati e guasti,
Insulta i minaccevoli aquiloni,
Da cui più volte in van tregua


145. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

e tuoni
Finor dolente e sconosciuta andasti,
Se pur non ti conobbero i Tritoni,
Che spesso mezzo naufraga invocasti,
Orsù restaura gli albori e i timoni,
Che teco porti inonorati e guasti,
Insulta i minaccevoli aquiloni,
Da cui più volte in van tregua implorasti,
Ecco apparisce, ecco le spume indora
L' Astro benigno: gli susurra


146. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo scelto a Protettore Degli argonauti di Ferrara il Cardinale Marcello Crescenzi.
Pianta che presso le tessalic' onde
Spiegasti in prima le ramose braccia,
E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde


147. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Pianta che presso le tessalic' onde
Spiegasti in prima le ramose braccia,
E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano


148. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.


149. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.


150. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Nec lavrum tribuat vanus Apollo mihi. Essendo eletto dal Popolo in Venezia un novello Piovano che fuor dell' usato non ebbe verun competitore.
Greggia, che di custode orba sen resta,
Ove sparger dovria lacrime amare,
Bolle sovente, romoreggia, e desta
Entro il bosco natio


151. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo eletto dal Popolo in Venezia un novello Piovano che fuor dell' usato non ebbe verun competitore.
Greggia, che di custode orba sen resta,
Ove sparger dovria lacrime amare,
Bolle sovente, romoreggia, e desta
Entro il bosco natio fervido gare.
O sacra verga, o maestosa vesta,


152. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


O sacra verga, o maestosa vesta,
A troppi ingordi, oimì, siete voi care!
Ed a partirsi in duo la turba è presta,
Qual gonfio flutto in tempestoso mare.
Ond' è pertanto, che te solo or chiede
A suo duce, o Signor, la greggia intera
E che niun teco gareggiar si vede?
Ah! troppo il tuo l' altrui valore eccede:
Egli tutti inamora, o li dispera,


153. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Ed a partirsi in duo la turba è presta,
Qual gonfio flutto in tempestoso mare.
Ond' è pertanto, che te solo or chiede
A suo duce, o Signor, la greggia intera
E che niun teco gareggiar si vede?
Ah! troppo il tuo l' altrui valore eccede:
Egli tutti inamora, o li dispera,
E lieto, o taciturno ognun gli cede.


154. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Sulla vanità della vita umana.
Sogni, e favole io fingo: e pure in carte,
Mentre favole, e sogni orno, e disegno,
In lor, folle ch' io son! prendo tal parte,
Deh del mal, che inventai, piango, e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,
Più saggio io sono? E l' agitato ingegno
Forse allor più tranquillo? O forse parte
Da più salda cagion l'


155. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

e favole io fingo: e pure in carte,
Mentre favole, e sogni orno, e disegno,
In lor, folle ch' io son! prendo tal parte,
Deh del mal, che inventai, piango, e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,
Più saggio io sono? E l' agitato ingegno
Forse allor più tranquillo? O forse parte
Da più salda cagion l' amor, lo sdegno?
Ah che non sol quelle, ch' io


156. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,
Più saggio io sono? E l' agitato ingegno
Forse allor più tranquillo? O forse parte
Da più salda cagion l' amor, lo sdegno?
Ah che non sol quelle, ch' io canto, o scrivo,
Favole son, ma quanto temo, o spero
Tutto è menzogna, e delirando io vivo!
Sogno della mia vita è il corso intero.
Deh, tu, Signor, quando a


157. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Cernere; tunc sapiens, tunc ego laetus ero. Per Monaca.
Onda, che senza legge il corso affretta,
Benchè limpida nasca in erta balza,
S’ intorbida per via, perdesi, o balza
In cupa valle a ristagnar negletta.
Ma se in chiuso canal geme


158. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

se in chiuso canal geme ristretta,
Prende vigor, mentre se stessa incalza;
Al fin libera in fronte al Ciel s’inalza,
E varia, e vaga i riguardanti alletta.
Ah quell’ onda son io, che mal sicura
Dal raggio ardente, o dall’ acuto gelo,
Lenta impaluda in questa valle oscura.
Tu, che saggia t’ avvolgi in sacro velo,
Quell’ onda sei, che cristallina, e


159. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E varia, e vaga i riguardanti alletta.
Ah quell’ onda son io, che mal sicura
Dal raggio ardente, o dall’ acuto gelo,
Lenta impaluda in questa valle oscura.
Tu, che saggia t’ avvolgi in sacro velo,
Quell’ onda sei, che cristallina, e pura
Scorre le vie, per cui si poggia al cielo.


160. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

quell’ onda son io, che mal sicura
Dal raggio ardente, o dall’ acuto gelo,
Lenta impaluda in questa valle oscura.
Tu, che saggia t’ avvolgi in sacro velo,
Quell’ onda sei, che cristallina, e pura
Scorre le vie, per cui si poggia al cielo.
Quae ripis fluit unda carens, sit limpida quamvis,


161. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Per Monaca, ovvero per qualche illustre persona amante del ritiro.
Questo fiume real, che le bell' onde
Da illustre derivò limpida vena,
Non scorre aperti campi, o valle amena,
Ma fra concavi sassi il corso asconde.
Così non teme il Sol, se i rai diffonde,


162. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Ma fra concavi sassi il corso asconde.
Così non teme il Sol, se i rai diffonde,
E fa dell' ampia Libia arder l'arena;
Nè l'intorbida mai turgida piena
Di sciolto gel, che le campagne inonde.
E pago d' esser sì tranquillo, e puro,
Ogn' aprico sentier posto in oblio,
Va sol noto a se stesso, agli altri oscuro;
Spiegando col sommesso mormorio,


163. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E pago d' esser sì tranquillo, e puro,
Ogn' aprico sentier posto in oblio,
Va sol noto a se stesso, agli altri oscuro;
Spiegando col sommesso mormorio,
Che ad unirsi egli va lieto, e sicuro
All' immenso Oceano, onde partìo.
Nobilis hic fluvius placida pulcherimus


164. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Per una dimostrazione anatomica.
Illustre mano a esaminare eletta
La spoglia, onde superbo è il nostro niente,
Qual di te man più fida, e più perfecta
L' orme seguì, che le segnò la mente?
Vedete come il breve acciar lucente
Nelle latebre più riposte affretta,
Dove la morte sqallida, e dolente
L' amaro dì del suo trionfo aspetta.


165. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


L' amaro dì del suo trionfo aspetta.
Ah se m' additi, quanto il nodo è frale,
A cui s' attiene il fin de' giorni miei,
Il cor m' ingombri di terror mortale!
Ma quel che puoi, se mostri, e quel, che sei,
Veggo, che al fato il tuo saper prevale,
E acquisto più valor, che non perdei.


166. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

suo trionfo aspetta.
Ah se m' additi, quanto il nodo è frale,
A cui s' attiene il fin de' giorni miei,
Il cor m' ingombri di terror mortale!
Ma quel che puoi, se mostri, e quel, che sei,
Veggo, che al fato il tuo saper prevale,
E acquisto più valor, che non perdei.
O quae


167. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Ah se m' additi, quanto il nodo è frale,
A cui s' attiene il fin de' giorni miei,
Il cor m' ingombri di terror mortale!
Ma quel che puoi, se mostri, e quel, che sei,
Veggo, che al fato il tuo saper prevale,
E acquisto più valor, che non perdei.
O quae scis partes humani corporis, et quae


168. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

s' attiene il fin de' giorni miei,
Il cor m' ingombri di terror mortale!
Ma quel che puoi, se mostri, e quel, che sei,
Veggo, che al fato il tuo saper prevale,
E acquisto più valor, che non perdei.
O quae scis partes humani corporis, et quae
Vincla ligant partes dinumerare manus;


169. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Di Stefano Benedetto Pallavicini Per la Accademia delle bell' arti in Roma.
Al braccio di colui, che tutto doma
Ove la falce mietitrice inarchi,
Ceduto, è veto, an le memorie, e gli archi
Pochi degli anni a sostener la soma;
Nè per l' ampie tue vie rasi la


170. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Nè trascinati i Barbari Monarchi
Dietro a' Consoli tuoi più vedi, o Roma.
Pure agli onori, e alle vittorie nata,
Per farti eterna alle innocenti, e belle
Arti, che nudri in sen, possanza è data;
E in produr maraviglie ognor novelle
Qual già del Mondo trionfasti armata,
Così del Tempo oggi trionfi imbelle


171. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Pronta a spuntar le mattutine squille,
Salutavano l' alba, e di letea
Rugiada sparse un lieve sonno avea
Le mie di lacrimar stanche pupille.
Nè dormia già, che in mille guisa, e mille
Deste nella mia mente Amor tenea
Le immagini del giorno; e mi parea
Di trovarmi per anche a piè di Fille
Piaceami sì, che con sospiri accesi


172. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Nè dormia già, che in mille guisa, e mille
Deste nella mia mente Amor tenea
Le immagini del giorno; e mi parea
Di trovarmi per anche a piè di Fille
Piaceami sì, che con sospiri accesi
A' suoi vaghi rivolto occhi omicidi,
Qualche del mio servir mercè le chiesi.
Nascer a un tratto in lei pietade io vidi;
Usò dolci parole, atti cortesi,


173. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Hanc artem solers protulit ingenium. Architettura.
Io che le genti dissipate, e sparte
Raccolsi in lieti alberghi, e da selvose
Spelonche, e da montagne aspre e sassose
Le richiamai d' ozio civile a parte;
Io poi ben mille incontro al


174. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

te contegit hispida vestis,
Et quae decipiunt gaudia cuncta fugis. Femmina, che si vanta di saper innamorare, ed altro non sa che innamorarsi.
Lucrina di se stessa ognor favella,
E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è


175. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

gaudia cuncta fugis. Femmina, che si vanta di saper innamorare, ed altro non sa che innamorarsi.
Lucrina di se stessa ognor favella,
E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;


176. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Femmina, che si vanta di saper innamorare, ed altro non sa che innamorarsi.
Lucrina di se stessa ognor favella,
E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;


177. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Femmina, che si vanta di saper innamorare, ed altro non sa che innamorarsi.
Lucrina di se stessa ognor favella,
E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;
Che strali avvegrta in questa parte,


178. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Lucrina di se stessa ognor favella,
E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;
Che strali avvegrta in questa parte, e in quella;
Ma ciò, tranne lei sola, altri nol dice:
Che al sol girar


179. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;
Che strali avvegrta in questa parte, e in quella;
Ma ciò, tranne lei sola, altri nol dice:
Che al sol girar di sue pupille accorte
Fra mille affanni, e dolorosi omei
Già condotto à


180. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;
Che strali avvegrta in questa parte, e in quella;
Ma ciò, tranne lei sola, altri nol dice:
Che al sol girar di sue pupille accorte
Fra mille affanni, e dolorosi omei
Già condotto à più d' un vicino a morte.
Io rido in ascoltarla; e giurarei,
Ch’ ella vaneggia, e che


181. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Che al sol girar di sue pupille accorte
Fra mille affanni, e dolorosi omei
Già condotto à più d' un vicino a morte.
Io rido in ascoltarla; e giurarei,
Ch’ ella vaneggia, e che l’amor si forte,
Che va in altri sognando, è tutto in lei.
Garrula vult nunquam de se Lucrina silere;


182. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Fra mille affanni, e dolorosi omei
Già condotto à più d' un vicino a morte.
Io rido in ascoltarla; e giurarei,
Ch’ ella vaneggia, e che l’amor si forte,
Che va in altri sognando, è tutto in lei.
Garrula vult nunquam de se Lucrina silere;
Dat laudis, quantum non licet, ipsa


183. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


lpsa tamen diro saucia amore perit. (61) Sogno di Femmina, che non si tiene troppo lontana dagli uomini.
Lilla mi disse un di: che fatto avea
Un sogno stravagante oltre misura;
Esser tutta di vetro le


184. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Sogno di Femmina, che non si tiene troppo lontana dagli uomini.
Lilla mi disse un di: che fatto avea
Un sogno stravagante oltre misura;
Esser tutta di vetro le parea,
E gli Uomini di sasso aver figura.
E mentre in sogno un tal pensier volgea,


185. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Esser tutta di vetro le parea,
E gli Uomini di sasso aver figura.
E mentre in sogno un tal pensier volgea,
Ogn’ incontro fugia con somma cura,
che se gli appressasse alcun volea,
Che di cadere infranta avea paura.
Anzi desta di poi gran pena ancora
D' un tal sogno le fea l' immagin vana;
Io sorridendo le risposi


186. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E gli Uomini di sasso aver figura.
E mentre in sogno un tal pensier volgea,
Ogn’ incontro fugia con somma cura,
Nè che se gli appressasse alcun volea,
Che di cadere infranta avea paura.
Anzi desta di poi gran pena ancora
D' un tal sogno le fea l' immagin vana;
Io sorridendo le risposi allora:
O buon per te, se vision si


187. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


D' un tal sogno le fea l' immagin vana;
Io sorridendo le risposi allora:
O buon per te, se vision si strana
Ancor vegliando ti durasse ogn' ora;
Che staresti dagli Uomini lontana.
Sic, dum commemorat, quae somnia Morpheus illi
Subdolus attulerit, Lilla loquuta mihi


188. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Poichè tolse ad Orfeo l’ invida Parca
La diletta Euridice, egli non teme
Por il pie negli abissi, e gire insieme
Con l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,
Tempra l’ ire coi carmi, e pien di speme
Tocca la cetra; e il negro fiume ei varca.
E sceso di Cocito a l’altra


189. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E sceso di Cocito a l’altra riva
Scorre le piagge de l’eterno pianto,
Finché di Pluto a la magione arriva.
Ivi Cerbero placa, indi col canto
Ottien, che torni la sua Donna viva,
Per una Moglie chi faria mai tanto?
Non Orci timuit fauces Orpheus adire,


190. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Amore obbligato a ferire con nuovi dardi.
Stanco di saettare Amore un dì
Sul margine d' un rio si riposò,
E per qualche ragion, che dir non sò,
Amor, che veglia sempre, allor dormì.
E mentre cheto egli dormia così,
Una Vecchia bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò


191. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Amore obbligato a ferire con nuovi dardi.
Stanco di saettare Amore un dì
Sul margine d' un rio si riposò,
E per qualche ragion, che dir non sò,
Amor, che veglia sempre, allor dormì.
E mentre cheto egli dormia così,
Una Vecchia bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò
L' arco, e gli strali d’oro, e poi


192. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Una Vecchia bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò
L' arco, e gli strali d’oro, e poi fuggì.
S' avvide Amor, quando svegliato fù,
Che quell’ armi tremende più non à:
Che di piagar i Numi avean virtù.
Disperato ne piange; e d’ indi in qua
Amor non è più Amor, nè fere più,
O sol con l’ armi


193. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò
L' arco, e gli strali d’oro, e poi fuggì.
S' avvide Amor, quando svegliato fù,
Che quell’ armi tremende più non à:
Che di piagar i Numi avean virtù.
Disperato ne piange; e d’ indi in qua
Amor non è più Amor, nè fere più,
O sol con l’ armi d’ Avarizia il fa.


194. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

pastorali Sul merito della costanza.
Tu stupisci, Euristeo, perchè tra tanti
Arbor diversi, che ne diê Pomona,
Il Nespol tardo di produr si vanti
Suoi frutti adorni di regal corona?
Questo, se al Sole, o a quell' aspetto il pianti,
D' onde i freddi Aquiloni Eolo sprigiona,


195. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Risposta d‘ un Pastore ad una femmina poco bella troppo occupata ad abbellirsi.
Il pastorel Carino ogni pensiero
Posto in un Capro avea di negro vello,
Che di sua greggia era il più forte, e snello,
Ed ogn’altro vincea col corno altero.
Pazzerel gli era intorno il giorno intero,
Per farlo bianco, e renderlo più bello:


196. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Pazzerel gli era intorno il giorno intero,
Per farlo bianco, e renderlo più bello:
Spesso il lavava a un limpido ruscello,
Ma lavandolo più, lo fea più nero.
Clori, che giunse, e rimirollo attenta
Disse: quest’ opra tua nulla ti frutta,
Perchè il Capro più nero ognor diventa,
Il Pastor le rispose: e tu ben tutta
Stai la mattina ad


197. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Di Eustachio Manfredi Per la professione d' una Monaca.
Qual' uom, che per trovar scoscesa, e torta
La via, pur non s' arresti, e il cammin segua,
Perchè speme l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè


198. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta
Sua grande impresa, al buon desir fa tregua,
Ma si forte ei la preme, e la trasporta,
Che al fin da gli occhi altrui pur si dilegua.
Gran tempo è già, che generosa il piede
Pose, ov’ altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme già vede;
Pur poco quel,


199. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

non perchè dura ha scorta
Sua grande impresa, al buon desir fa tregua,
Ma si forte ei la preme, e la trasporta,
Che al fin da gli occhi altrui pur si dilegua.
Gran tempo è già, che generosa il piede
Pose, ov’ altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme già vede;
Pur poco quel, che scorse, e quel che avanza
Poco ella stima ancor, se al desir


200. Sivric, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

al fin da gli occhi altrui pur si dilegua.
Gran tempo è già, che generosa il piede
Pose, ov’ altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme già vede;
Pur poco quel, che scorse, e quel che avanza
Poco ella stima ancor, se al desir crede;
Sì dolce de la meta è la speranza.


Bibliographia locorum inventorum

Sivric, Antun (1765 - 1830) [1803]: Traduzione latina delle Anacreontiche ... e dei sonetti, versio electronica, Verborum 42047, 5086 versus, ed. Neven Jovanovic [genus: poesis epigramma; poesis versio; paratextus prosaici] [numerus verborum] [sivrich-anacreont.xml].


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